Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Tommaso Bavella o Bavellino è stato un tessitore di seta ed eretico del XVI secolo.
Bolognese, operò tra Bologna, Ferrara e Modena.
Sostenitore della dottrina del "sacerdozio universale", fu attivissimo predicatore perlopiù tra i suoi colleghi artigiani ed operai della seta. Subì un primo processo a Ferrara nel 1542, conclusosi con la sua abiura.
Si trasferì quindi a Bologna, aderendo al locale gruppo eterodosso riunito promosso dall'aromatario Girolamo Rinaldi.
Fuggì da Bologna nel 1543, allorché l'attività del gruppo bolognese fu stroncata dalla repressione inquisitoriale, stabilendosi a Modena. Qui ebbe rapporti con Bartolomeo Fonzio, Giovanni Grillenzoni, Ludovico Castelvetro, subendo un processo insieme al Fonzio nel 1545. Fuggito a Bologna, dove allora era legato apostolico Giovanni Morone, cosa che rendeva l'Inquisizione locale più mite del solito, tornò a Modena nel 1549 per sfuggire alle grinfie del nuovo inquisitore bolognese Girolamo Muzzarelli. Quest'ultimo tuttavia lo segnalò all'Inquisitore di Modena e l'11 marzo 1549 il duca di Ferrara Ercole II (su interessamento di Girolamo Papino) ne ordinava l'arresto. Dopo di ciò non si hanno altre notizie di lui.
Bibliografia
- Antonio Rotondò, Anticristo e Chiesa romana. Diffusione e metamorfosi di un libello antiromano del Cinquecento in Id., Studi di storia ereticale del Cinquecento, Olschki, Firenze 2008, vol. I, pp. 45-199 (cfr. pp. 136-149).
- Antonio Rotondò, Bavellino, Tommaso, in DBI, vol. 7 (1970).
- Processo Morone2, vol. 1, p. 629-30, nota 121.
Link
- Scheda su Tommaso Bavella sul sito Symogih.org
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]