Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Il commissario generale del Sant'Uffizio disponeva di un assistente (socius), anch'egli domenicano, che lo coadiuvava nelle sue funzioni. Il primo a svolgere questa funzione fu Arcangelo Bianchi, che entrò in servizio il 24 luglio 1551 come socius del commissario generale Michele Ghislieri (Bianchi fu poi lui stesso commissario generale, vescovo e cardinale). Non raramente i socii, in virtù dell'esperienza acquisita, diventavano poi loro stessi commissari generali o venivano destinati presso sedi inquisitoriali locali anche importanti. A partire dal XVII sec. venne introdotta anche la figura di un secundus socius del commissario generale.
Bibliografia
- Andrea Del Col, Commissario del Sant'Uffizio, Italia, in DSI, vol. 1, pp. 351-352.
- Herman H. Schwedt, Tobias Lagatz (a cura di), Prosopographie von romischer Inquisition und Indexkongregation: 1814-1917, Schöningh, Paderborn 2005.
- Hubert Wolf, Hermann H. Schwedt, Jyri Hasecker, Dominik Höink, Judith Schepers (a cura di), Prosopographie von Römischer Inquisition und Indexkongregation 1701-1813, 2 voll., Schöningh, Paderborn 2010.
- Herman H. Schwedt, Die Anfänge der Römischen Inquisition. Kardinäle und Konsultoren 1542 bis 1600, Herder, Freiburg 2013.
- Herman H. Schwedt, Die Römische Inquisition. Kardinäle und konsultoren 1601 bis 1700, Herder, Freiburg 2017.
Link
- Scheda sul Socio del commissario generale del Sant'Uffizio sul sito Symogih.org
Voci correlate
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]