Sede inquisitoriale di Venezia

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Un'inquisizione ecclesiastica operò a Venezia sin dalla seconda metà del XIII sec., a guida francescana. Prima ancora però, a testimonianza delle precocità delle pretese giurisdizionali, attorno al 1249, era stata istituita un'Inquisizione ducale affidata a magistrati laici. L'attività dell'Inquisizione francescana che agiva in cooperazione con il tribunale patriarcale, fu abbastanza blanda nella città della laguna almeno fino all'inizio del Cinquecento. Con l'istituzione del nunzio a Venezia, anche questi si vide attribuire competenze inquisitoriali (almeno a partire dal 1521; la nunziatura di Venezia fu istituita nel 1500). La diffusione della Riforma protestante a partire dagli anni venti del XVI secolo ma ancor più la riorganizzazione dell'Inquisizione romana con l'istituzione della Congregazione del Sant'Uffizio (1542) rivitalizzarono l'attività dell'Inquisizione veneziana.
Nel 1547 fu istituita la magistratura dei Tre Savi sopra l'eresia, di fatto una risposta veneziana alla riorganizzazione dell'Inquisizione romana. Il potere inquisitoriale fu quindi di fatto spartito tra il nunzio e l'inquisitore da un lato (che rappresentavano gli interessi papali) e il patriarca e i Savi sopra l'eresia dall'altro (che rappresentavano gli interessi dello Stato veneziano), il che ha portato a parlare di presenza di un'"Inquisizione mista". In ogni caso gli interessi veneziani e quelli papali molto spesso non collimavano, il che produceva uno stato di tensione permanente tra Venezia e Roma in materia di persecuzione degli eretici.
Nel 1560, a seguito della cacciata da Venezia dell'intransigente Felice Peretti, la guida dell'Inquisizione veneziana passò dai frati minori conventuali ai domenicani.

Il tribunale dell'Inquisizione di Venezia di fatto aveva un ruolo preminente sulle altre sedi inquisitoriali presenti nel territorio della Repubblica e molto spesso gli eretici e i loro processi venivano trasferiti da queste sedi alla sede inquisitoriale veneziana. Egualmente il nunzio apostolico rappresentante del papa e i Savi sopra l'eresia rappresentanti del governo veneziano avevano competenza su tutto il territorio della Serenissima.

L'Inquisizione veneziana, ormai quasi inattiva negli ultimi decenni del Settecento, cessò di fatto di esistere con la caduta della Repubblica nel 1797 (la chiusura "ufficiale" delle varie sedi inquisitoriali fu ratificata da decreti napoleonici tra 1805 e 1810).

Per la lista degli Inquisitori vedi: Lista degli Inquisitori di Venezia

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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