Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
L'Inquisizione romana si impiantò stabilmente a Malta nel 1561. Nel 1557-58 tuttavia è attestata tuttavia la presenza di un commissario dell'Inquisitore romana, che fu Angelo Zampa. A Malta si era verificata una certa diffusione del protestantesimo e fu contro questi protestanti, che avevano formato la "Confraternita dei Buoni Cristiani" che furono istruiti i primi processi. Estirpato il problema protestante, l'attività inquisitoriale a Malta seguì l'evoluzione generale di quella degli altri tribunali dipendenti dall'Inquisizione romana, concentrandosi sempre di più sul controllo dei comportamenti dei fedeli ma anche contro la stregoneria e poi contro la Massoneria.
Gli inquisitori di Malta ebbero la particolarità di non essere membri di ordini religiosi. Si trattò perlopiù di prelati che facevano a Malta i primi passi della loro carriera: molti furono in seguito consultori del Sant'Uffizio, nunzi e cardinali e due di loro furono eletti papi (Fabio Chigi col nome di Alessandro VII e Antonio Pignatelli col nome di Innocenzo XII). In effetti l'Inquisitore era una rappresentante di Roma a tutto tondo, una sorta di ministro plenitenziario pontificio e svolgeva tra l'altro anche le funzioni di nunzio.
L'Inquisizione di Malta fu una delle poche sedi inquisitoriali a mantenersi molto attiva nel Settecento. Cessò di esistere nel 1798, allorché l'ultimo inquisitore fu richiamato a Roma dal ministro degli esteri della Repubblica Romana.
Vedi anche: Lista degli Inquisitori di Malta
Links
- Scheda sull'Inquisizione di Malta sul sito Censimento degli archivi inquisitoriali in Italia
- Scheda sulla sede inquisitoriale di Malta sul sito Symogih.org
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]