Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Il tribunale inquisitoriale di Alessandria, che fu sempre gestito dai domenicani, esisteva probabilmente già nel XIII secolo. La prima notizia di un Inquisitore di Alessandria risale comunque al 1309. La competenza del tribunale inquisitoriale di Alessandria si estendeva anche alla diocesi di Acqui. Dal 1709 il tribunale non fu più retto da Inquisitori ma unicamente da vicari generali. Dal 1711 al 1730 tale incarico fu svolto da Domenico Francesco Muzio, autore di un repertorio di inquisitori domenicani, conservato manoscritto presso la Biblioteca Civica di Alessandria, che rappresenta una fonte preziosissima per ricostruire le biografie dei giudici della fede domenicani impiegati dall'Inquisizione romana.
Quel che restava del tribunale inquisitoriale di Alessandria fu abolito con decreto del governo provvisorio piemontese del 28 gennaio 1799.
Vedi anche: Lista degli Inquisitori di Alessandria
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- Scheda sulla sede inquisitoriale di Alessandria sul sito Symogih.org
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]