Sacro Consiglio (1559)

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Il Sacro Consiglio è stato un effimero organo di governo dello Stato della Chiesa, istituito da papa Paolo IV il 31 gennaio 1559, pochi giorni dopo la cacciata dal potere dei nipoti. Il motuproprio del 3 febbraio 1559 ne sanciva le competenze: diretto dai cardinali Virgilio Rosario e Bernardino Scotti e dal nobile romano Camillo Orsini (morto però l’8 aprile 1559; quindi sostituito da Giovan Antonio Orsini), era titolare “di tutta la materia di governo dei domini temporali della Chiesa”1. Tra il personale di questo organo, oltre ai “tecnici” (cioè giuristi competenti in utroque iure), come l’uditore Ottavio Ferri e il segretario Angelo Massarelli, figuravano personaggi ammirati da Paolo IV per rigore e rettitudine morale (oltre che per l’ortodossia), significativamente provenienti dall’ambiente teatino (come i cardinali, entrambi creati da Paolo IV, Bernardino Scotti e Giovanni Battista Consiglieri, quest’ultimo fratello di Paolo Consiglieri, co-fondatore dei Teatini nel 1524 e personaggio particolarmente caro a Paolo IV).

Le adunanze del Sacro Consiglio non avevano cadenza regolare ma erano comunque frequenti. Le aree di intervento di questo organo rendono conto dell’importanza primaria che esso rivestì nel governo dello Stato della Chiesa nell’ultimissima fase del papato di Paolo IV: giustizia amministrativa (casi di resistenza alla giustizia, cioè proteste contro interventi di autorità pubbliche lesive di interessi privati o dispute tra funzionari di diverso grado, contenziosi tributari, rapporti tra ordinamenti militari e popolazione civile etc.), giustizia penale (interventi in tutte le fasi dei procedimenti locali per i vari reati, omicidi, furti, aggressioni, adulteri etc.); giustizia civile (liti su possesso e proprietà di beni, debiti, contratti etc.); giustizia ecclesiastica (questioni beneficiarie; conflitti giurisdizionali tra laici ed ecclesiastici etc.); giustizia inquisitoriale; finanze; governo locale; gestione del personale di governo; problemi di ordine pubblico; approvvigionamenti annonari; lavori pubblici; rapporti con le nunziature; organizzazione militare; rapporti con gli ebrei (e governo delle loro comunità di Roma e Ancona).
Il Sacro Consiglio fu un organo di governo originale, sostanzialmente differente rispetto alla Congregazione della Consulta istituita nel 1588 (alla quale è stato spesso accostato frettolosamente), i cui ambiti di intervento erano molto più limitati. Nell’istituzione si riconoscono, secondo G. Brunelli, le “peculiarità del consiglio principesco della prima età moderna2.

Bibliografia

  • Giampiero Brunelli, Il Sacro Consiglio di Paolo IV, Viella, Roma 2011.

Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2013

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

thumbnail?id=1_usu8DkYtjVJReospyXXSN9GsF3XV_bi&sz=w1000
The content of this website is licensed under Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0) License