Ruggero miniatore (presunto stregone, Venezia, XVI sec.)

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Ruggero, di professione miniatore, fu perseguitato per stregoneria dall'Inquisizione di Venezia nel 1582.

Risiedeva nella contrada di San Moisé (sestiere di San Marco). Fu denunciato da Anzola Azzolina, una giovane vedova che aveva avuto con lui una relazione. La donna aveva lasciato Ruggero per un altro uomo che le aveva promesso di sposarla. Ruggero non aveva accettato la fine della relazione e continuava a dichiararsi innamorato di Anzola, la quale, avendo iniziato a soffrire di strani disturbi, lo denunciò di averla maleficiata. La donna si dichiarò altresì posseduta da un diavolo che rispondeva ai poteri di Ruggero e fu esaminata da un esorcista, che non le credette. Ciò non risparmiò a Ruggero, che all'epoca dei fatti aveva circa 36 anni, un processo inquisitoriale, anche a causa di una lettera anonima che pervenne al Sant'Uffizio e che riferì della possessione della donna.

Bibliografia

  • Marisa Milani, Streghe e diavoli nei processi del S. Uffizio. Venezia 1554-1587, Tassotti, Bassano del Grappa 20062, pp. 53-62.

Article written by Domizia Weber | Ereticopedia.org © 2022

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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