Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
La vicenda delle profetesse di Valentano, borgo della diocesi di Montefiascone, nei pressi di Viterbo, fu un caso di affettata santità che diede luogo a un processo presso la Congregazione del Sant'Uffizio nel 1774-75.
La vicenda è strettamente legata alla soppressione dell'ordine dei gesuiti (1773). Una monaca domenicana, Maria Teresa del Cuore di Gesù (al secolo Anna Maria Poli, originaria di Roma), e una contadina del posto, Bernardina Renzi, cominciarono a manifestare visioni e diffondere profezie, raccogliendo attorno a loro una conventicola di devoti, della quale facevano parte l'arciprete di Valentano, Giuseppe Azzaloni, e alcuni ex gesuiti. Le profetesse pronosticarono, quali punizioni divine per la soppressione della Compagnia di Gesù, l'imminente morte di papa Clemente XIV, la rovina dei sovrani di Francia e di Spagna e la rovina generale della fede. Era profetizzata inoltre la restaurazione della Compagnia di Gesù grazie ad un sovrano eretico riguadagnato alla fede cattolica, il re di Prussia.
La tensione attorno al caso delle profetesse aumentò dopo la morte di Clemente XIV, avvenuta il 21 settembre 1774, che sembrava confermare le visioni delle due donne. Ma dopo l'elezione di Pio VI l'affare si sgonfiò velocemente, gli imputati furono condannati all'abiura e a miti pene.
Bibliografia
- Marina Caffiero, Le profetesse di Valentano, in Finzione e santità tra Medioevo ed età moderna, a cura di Gabriella Zarri, Rosenberg & Sellier, Torino 1991, pp. 493-517.
- Marina Caffiero, Profetesse di Valentano, in DSI, vol. 3, pp. 1266-1268.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]