Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Pietro Paolo Leonardi di Sermide, processato dall'Inquisizione di Verona che trasmise gli atti a Roma, fu condannato a morte dalla Congregazione del Sant'Uffizio il 24 aprile 1704, per essersi finto sacerdote, adottando il nome fasullo di don Antonio Ferrari, e aver detto messe abusivamente per molto tempo. Prima del processo veronese era già stato processato dall'Inquisizione di Mantova e si trovava pertanto nella condizione di relapso.
Consegnato al braccio secolare, le autorità veneziane esitarono ad eseguire la sentenza di morte, cedendo infine nel settembre 1704.
Bibliografia
- Andrea Del Col, L’Inquisizione in Italia. Dal XII al XXI secolo, Mondadori, Milano 2006, p. 627.
- Fabiana Veronese, L’Inquisizione nel secolo dei lumi. Il Sant'Uffizio e la Repubblica di Venezia, New Digital Frontiers, Palermo 2017, p. 79.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]