Gelosi, Pietro

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Pietro Gelosi di Spoleto fu condannato a morte per eresia dall'Inquisizione romana nel 1568. Fu impiccato e bruciato a Roma presso Ponte Sant'Angelo il 6 dicembre 1568. Prima dell'esecuzione "volendo ancor lui morire da bon christiano et nel grembo della santa matre Chiesa, si confessò et udì la santa messa", come riportato nei registri della confraternita romana di S. Giovanni Decollato.

Bibliografia

  • Salvatore Caponetto, La Riforma protestante nell'Italia del Cinquecento, Claudiana, Torino 19972, p. 384.
  • Domenico Orano, Liberi pensatori bruciati in Roma dal XVI al XVII secolo, Bastogi, Foggia 1980 [1904], pp. 32-33.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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