Pietro d'Arezzo (negromante)

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Pietro d'Arezzo è stato un negromante, processato per stregoneria a Modena nel 1496.

Era ospite in casa dello speziale Giovanni Rangoni. Possedeva libri di negromanzia e fu denunciato dopo aver praticato un rituale il cui fine era "habere quandam feminam ad amorem inhonestum". Per il rituale era stato preparato "un breve de carta vergine" nel quale erano stati disegnati segni diabolici insieme alla figura di un organo genitale maschile. Il cliente di Pietro d'Arezzo doveva stringere il breve in mano durante la messa, rinnegando le parole del prete, e tirarlo con una cordicella pronunciando una formula finalizzata a conquistare la donna desiderata.

Bibliografia

  • Matteo Duni, Tra religione e magia. Storia del prete modenese Guglielmo Campana (1460?-1541), Olschki, Firenze 1999, ad indicem, in part. pp. 176, 190.
  • Matteo Duni, Under the Devil's Spell: Witches, Sorcerers and the Inquisition in Renaissance Italy, Syracuse University in Florence, Firenze 2007, p. 57.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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