Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Pierre de Huchin è stato uno stampatore francese del XVI sec., stabilitosi a Venezia.
Giunse a Venezia dalla Francia attorno alla metà degli anni quaranta del XVI sec., quando era sedicenne, per fare esperienza nelle tipografie veneziane. Dopo aver lavorato presso Gabriel Giolito, Bevilacqua e Lucantonio Giunti, si mise in proprio. Si sposò e mise su famiglia, integrandosi pienamente nella società veneziana, nonostante fosse in segreto calvinista e possedesse libri proibiti. Entusiasta per i successi degli ugonotti in Francia, nel 1567 decise di trasferirsi con tutta la sua numerosa famiglia (moglie, otto figli e servitori) a Lione, mentre nella città imperversava la guerra civile. Essendo stata ripresa la città dai cattolici, rientrò poco dopo a Venezia.
Praticò accortamente il nicodemismo, il che non gli bastò per evitare di essere processato dal Sant'Uffizio di Venezia nel 1575.
Morì nel 1582.
Italianizzò il suo nome in Pietro Deuchino e fu il capostipite di una dinastia di tipografi attivi a Venezia e a Treviso (che stamparono perlopiù opere allineate alla piena ortodossia controriformistica, come per far dimenticare il "peccato originale" dei sospetti di eresia) almeno fino alla fine degli anni venti del XVII sec.
Bibliografia
- Ilaria Andreoli, “A Parisian in Venice”. Per Pietro Deuchino “parisiensis, impressor librorum et fusor characterum”, in "Kunstexte.de", 2, 2017, pp. 1-27.
- John J. Martin, Venice's hidden enemies: Italian heretics in a Renaissance city, University of California Press, Berkeley 1993, pp. 135-136, 139, 194.
- Tiziana Pesenti, Deuchino, in DBI, vol. 39 (1991).
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]