Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Paolo Camillo Balsamo di Liscate è stato un esule religionis causa del XVI sec.
Nobile milanese nato nel 1540, nel 1557 si recò a Ginevra come studente, convertendosi subito al calvismo e non facendo più ritorno in patria. Il 13 aprile 1571 fu condannato in contumacia dall'inquisitore di Milano Angelo Zampa da Cremona e dal cardinal Carlo Borromeo al rogo in effigie e alla confisca dei beni.
Bibliografia
- Salvatore Caponetto, La Riforma protestante nell'Italia del Cinquecento, Claudiana, Torino 19972, p. 273.
- Germano Maifreda, I denari dell'inquisitore. Affari e giustizia di fede nell'Italia moderna, Einaudi, Torino 2014, pp. 198-200.
- Pietro Rivoire, Contributo alla storia della Riforma in Italia, in "Bollettino della Società di Studi Valdesi", LV, fasc. 66, pp. 55-88: pp. 61, 86-88.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]