Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Paola Antonia Negri, al secolo Virginia Negri (Castellanza, 1508 – Milano, 4 aprile 1555), è stata una "santa viva", appartenente alla congregazione delle suore angeliche di San Paolo, perseguitata dall'Inquisizione.
Entrata in contatto con fra Battista Carioni, Antonio Maria Zaccaria e Ludovica Torelli, contessa di Guastalla, prese l'abito delle suore angeliche di S. Paolo (il ramo femminile dei barnabiti) il 27 febbraio 1536.
Dotata di eccezionale carisma, divenne in breve tempo il capo riconosciuto della propria congregazione, pur non rivestendo mai formalmente la carica di priora, e acquistò fama di "divina madre".
La sua congregazione si espanse in particolar modo in territorio veneziano, ma ne fu espulsa nel 1551.
Nel 1552 la Negri incappò quindi nelle maglie dell'Inquisizione romana, nell'ambito della persecuzione contro i seguaci delle dottrine di Battista da Crema. Fu condannata alla clausura nel monastero di S. Chiara, dal quale poté uscire nel dicembre 1554 per problemi di salute, morendo il 4 aprile dell'anno successivo.
Bibliografia
- Rita Bacchiddu, Negri, Paola Antonia in DSI, vol. 2, pp. 1110-1111.
- Elena Bonora, Negri, Virginia, in DBI, vol. 78 (2013) (e bibliografia ivi).
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]