Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Niccolò Assonica, già canonico del capitolo cattedrale di Bergamo, fu dal 1551 vicario del vescovo Vittore Soranzo, in sostituzione di Carlo Franchino (allora sotto processo inquisitoriale insieme a Soranzo stesso).
Accompagnò frequentemente il Soranzo, una volta che questi fu reintegrato nelle sue funzioni dopo il suo primo processo sotto Giulio III, nelle visite pastorali e si dimostrò ostile all'Inquisizione e a Michele Ghislieri, condividendo probabilmente gli orientamenti religiosi del suo vescovo. Fu anche designato da Soranzo come suo esecutore testamentario. Nel 1558-59 fu sottoposto a processo inquisitoriale: incarcerato a Roma, ritrovò la libertà alla morte di Paolo IV nell'agosto 1559. Reintegrato nel suo canonicato, visse quindi nell'ombra fino alla morte, avvenuta dopo il novembre 1576.
Bibliografia
- Processo Morone2, vol. 1, p. 312 nota 31 (e bibliografia ivi).
- Processo Soranzo, ad indicem.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]