Monna Tuccia (presunta strega, Siena, 1419)

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Monna Tuccia, una donna di settant’anni, fu accusata di stregoneria e giustiziata a Siena nel 1419. L’accusa riguardava un maleficio mortale contro il genero, eseguito utilizzando un’immagine di cera collocata sotto il letto. Morì a causa delle torture prima di essere condannata. Il caso riflette il ruolo delle donne anziane come capri espiatori per crisi familiari o sociali.

Bibliografia

  • Maria Assunta Ceppari Ridolfi, Prefazione, in Albo Fregoli, Streghe e preti in Valdichiana, Effigi Edizioni, Arcidosso (GR) 2019, pp. 7-17.
  • Maria Assunta Ceppari Ridolfi, Siena e i figli del segreto incantesimo. Diavoli, streghe e inquisitori all’ombra del Mangia, Cantagalli, Siena 2003.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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