Ginetti, Marzio

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Marzio Ginetti (Velletri, 1586 - Roma, 1* marzo 1671) è stato un vescovo e cardinale, membro della Congregazione del Sant'Uffizio.

Dottore in utroque iure, nel 1609 fu nominato referendario della Segnatura Apostolica.
Fu creato cardinale il 19 gennaio 1626. Nel 1629 fu incluso nella Congregazione del Sant'Uffizio, di cui fu membro per oltre quarant'anni, fino alla morte, occupandosi, tra l'altro (anche se senza un ruolo preminente) dei casi di Campanella e di Galileo, oltre che della questione giansenista. Sempre nel 1629 fu nominato vicario di Roma, funzione che svolse anch'essa fino alla morte. Nel 1636 fu inviato come rappresentante del papa a Colonia, dove dovevano svolgersi le trattative tra le potenze partecipanti alla guerra dei Trent'anni, ma la missione, perdurata fino al 1640, fu nel complesso fallimentare.
Fu in seguito legato apostolico a Bologna e a Ferrara. Morì a Roma nel 1671.

Bibliografia

  • Pierre-Noël Mayaud, Les «Fuit congregatio sancti officii in … coram …» de 1611 à 1642. 32 ans de vie de la Congrégation du Saint Office, in "Archivum Historiae Pontificiae", 30, 1992, pp. 231-289: p. 288
  • Stefano Tabacchi, Ginetti, Marzio, in DBI, vol. 55 (2001)

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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