Parigi, Ludovico

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Ludovico Parigi (Firenze, 1515/1520 – Roma, 21 aprile 1591), antico frequentatore dell’Oratorio e per circa trent’anni al servizio di Filippo Neri, dal 1578 ha vissuto come laico nella comunità romana; nell’ultimo periodo della sua vita ha sofferto di una grave forma di malattia mentale e per questo è stato assistito fino alla morte da padre Filippo.

Biografia

Ludovico Parigi, di origini modeste, nacque a Firenze in data incerta, ma con buona approssimazione si può considerare al pari di Bernardino Corona un coetaneo di Filippo Neri. Di professione faceva il sarto e come molti fiorentini decise di trasferirsi a Roma. Giunto nell’Urbe, conobbe Filippo Neri al tempo degli esercizi dell’Oratorio a S. Girolamo della Carità e rimase subito affascinato dal suo carisma e dall’attrattiva della parola. A quel tempo Ludovico Parigi abitava nella contrada Banchi del rione Ponte, presso il banco dei Bonsignori, nella casa di un tale Gherardo fiammingo, il quale lo incaricava quotidianamente di portare a padre Filippo le solite «doi pagnotte et un fiaschino di vino»1. Seguendo l’esempio di altri laici come il menzionato Corona e Gian Paolo Curiazio, considerate persone devote, ma nel contempo caratterizzate da buon senso pratico, il 2 maggio del 1578 si trasferì nella comunità filippina come semplice fratello2. Tuttavia, la sua frequentazione dell’Oratorio doveva essere di vecchia data se Antonio Gallonio lo menziona come teste attendibile della fanciullezza di Filippo Neri, di cui fu «antichissimo familiare mentre viveva»3.
Assai devoto a padre Filippo, il fiorentino Parigi viene ricordato nelle memorie oratoriane per la sua dedizione alla causa comune e l’affidabilità mostrata nel portare a termine gli incarichi a lui assegnati. Tra le varie attività, fu solerte collettore di elemosine per la Chiesa Nuova4. Padre Filippo lo aveva pertanto in grande stima e ricordò il suo concittadino nelle disposizioni testamentarie firmate nel 1581 e nel 1584. Poi il sarto fiorentino iniziò a soffrire intorno al 1590 di disturbi mentali, diventando a tratti anche furioso. Nella comunità dei padri dell’Oratorio, a quel tempo aggregata alla chiesa di S. Maria in Vallicella, si diceva che solo Filippo Neri riusciva a calmarlo e a farlo ritornare in sé: «M.s Ludovico Parisi, vecchio, era uscito di cervello et impazzito: una sera, tra l’altre, cominciò a cridare (che habitava lì nella casa) et il padre stava nel letto: et si levò, et venne dove stava il detto Ludovico, et li disse che non cridasse, et stette queto; et, partito il padre, cominciò a cridare più forte, et il padre m.s Filippo, di novo, venne et li commandò che non cridasse, et da poi non crido più»5. Sta di fatto che da allora in poi padre Filippo si trovò costretto ad assisterlo personalmente. Le sue mansioni furono per forza di cose assorbite da Germanico Fedeli e dal Gallonio6. Ludovico Parigi si spense il 21 aprile del 1591, dopo aver lasciato in eredità alla Congregazione una sua casa a Firenze con testamento firmato il 16 febbraio 1589. La sua biografia si legge in due redazioni nelle Vite e detti de’ padri e fratelli della Congregatione dell’Oratorio, raccolte da Paolo Aringhi e rimaste a lungo inedite in Vallicelliana7.
L’anno stesso in cui Ludovico Parigi moriva, il cardinale Agostino Valier compose quasi di getto il suo Philippus, sive de christiana laetitia dialogus, vale a dire il Dialogo della gioia cristiana, che nella finzione letteraria si svolge per l’appunto il 16 agosto 1591, dunque qualche mese dopo la morte del sarto fiorentino e pochi mesi prima della fine del pontificato di Gregorio XIV. In questo periodo facevano parte stabilmente della Chiesa Nuova una quindicina di soggetti, alcuni dei quali già famosi o giudicati a buon diritto molto dotti: Cesare Baronio, Giovan Francesco Bordini, Alessandro e Germanico Fedeli, Angelo Velli, Francesco Soto de Langa, Tommaso Bozio, Pompeo Pateri, Giulio Savioli, Pietro Peracchione, Antonio Gallonio, Flaminio Ricci, Giovanni Matteo Ancina, Gian Francesco Bernardi e Agostino Manni. Con essi il fiorentino Ludovico Parigi ebbe relazioni quotidiane e con alcuni coltivò anche rapporti di comprovata amicizia. Due di essi, il romano Bordini (divenuto nel 1598 arcivescovo di Avignone in sostituzione di Francesco Maria Tarugi) e il sorano Baronio (padre della storiografia ecclesiastica e in seguito nominato cardinale), figurano con Filippo Neri tra gli autorevoli interlocutori del Dialogo del Valier, testimonianza esemplare della compattezza ideologica e della centralità dell’Oratorio nella vita intellettuale romana8.

Fonti

  • Paolo Aringhi (et alii), Le vite e detti de’ padri e fratelli della Congregatione dell’Oratorio. Da s. Filippo Neri fondata nella chiesa di S. Maria in Vallicella …, 3 v., Roma, Biblioteca Vallicelliana, mss. O 58, O 59, O 60: ms. O 60, ff. 235-238v.
  • [Paolo Aringhi], Le vite, e detti de padri, e fratelli della Congregazione dell’Oratorio da s. Filippo Neri fondata nella Chiesa di S. Maria in Vallicella raccolti da Paolo Aringhi Prete della detta Congregatione e da Altri, vol. I e II, editi e annotati da Maria Teresa Bonadonna Russo, con la collaborazione di Renato De Caprio, Edizioni Oratoriane, Roma 2018-2020 (i due volumi corrispondono alla prima delle tre parti dell’opera): cfr. vol. II, p. 49n.
  • Antonio Gallonio, La Vita di San Filippo Neri. Pubblicata per la prima volta nel 1601. Edizione critica a cura dell’Oratorio Secolare di S. Filippo Neri di Roma, a celebrazione del IV centenario della morte del Santo, con introduzione e note di Maria Teresa Bonadonna Russo, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per l’informazione e l’editoria, Roma 1995, pp. XIV, XVn, 5n, 42n, 193n, 194n.
  • Il primo processo per san Filippo Neri nel codice vaticano latino 3798 e in altri esemplari dell’Archivio dell’Oratorio di Roma, edito e annotato da Giovanni Incisa della Rocchetta e Nello Vian, con la collaborazione di Carlo Gasbarri, 4 v., Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano 1957-1963 [I: Testimonianze dell’inchiesta romana: 1595, 1957; II: Testimonianze dell’inchiesta romana: 1596-1609, 1958; III: Testimonianze dell’inchiesta romana: 1610. Testimonianze «extra urbem»: 1595-1599, 1960; IV: Regesti del secondo e terzo processo. Testimonianze varie. Aggiunte e correzioni alle note dei volumi I-III. Indice generale, 1963], vol. IV, p. 376 (Indice generale).
  • Agostino Valier, Il dialogo della gioia cristiana, a cura di Antonio Cistellini, prefazione di Nello Vian, Editrice La Scuola, Brescia 1975.

Bibliografia

  • Generoso Calenzio, La vita e gli scritti del cardinale Cesare Baronio della Congregazione dell’Oratorio, bibliotecario di Santa Romana Chiesa, Tipografia Vaticana, Roma 1907.
  • Edoardo Aldo Cerrato, Il volto dell’Oratorio nel «De origine Oratorii» di Cesare Baronio, in Luigi Gulia, Ingo Herklotz, Stefano Zen (a cura di), Società, cultura e vita religiosa in età moderna. Studi in onore di Romeo De Maio, Centro di Studi Sorani «Vincenzo Patriarca», Sora 2009, pp. 61-83.
  • Antonio Cistellini, San Filippo Neri. L’Oratorio e la Congregazione oratoriana. Storia e spiritualità, prefazione di Carlo Maria Martini, 3 v., Morcelliana, Brescia 1989, vol. III, p. 2388 (Indice dei nomi di persona).
  • Carlo Gasbarri, L’Oratorio romano dal Cinquecento al Novecento, Arti Grafiche D’Urso, Roma 1963 1962, p. 150.
  • Stefano Zen, Oratori devoti, combattenti spirituali, soldati di Cristo. Percorsi della perfezione cristiana in Italia nella prima età moderna, Loffredo, Napoli 2012, pp. 15-45 (cap. I, «L’Oratorio di Filippo Neri e la ‘perfezione’ della Chiesa primitiva»).
  • Stefano Zen, Filippo Neri e le «historie ecclesiastiche» di Baronio, in Paola Paesano (a cura di), Filippo Neri. Un santo dell’età moderna nel V centenario della nascita (1515-2015). Atti del Convegno di studi, Roma, Biblioteca Vallicelliana, 16-17 settembre 2015, Pliniana, Roma-Selci (PG) 2018, pp. 221-254.

Voci correlate

Nota bene

Questa voce fa parte della sezione trasversale Oratorio e Congregazione oratoriana: storia, spiritualità, politica culturale, dedicata all’Oratorio sorto per iniziativa di Filippo Neri, che da libero sodalizio conobbe nell’arco di un quarto di secolo una sua graduale evoluzione fino alla sua istituzionalizzazione nel 1575 (quando papa Gregorio XIII decise per decreto di costituire la Congregazione oratoriana), con l’obiettivo di costruire un repertorio di voci inerente non soltanto ai padri e ai fratelli laici che entrarono stabilmente nell’Oratorio filippino, ma allargato significativamente alle opere prodotte e diffuse dall’operoso laboratorio oratoriano, ai luoghi della Congregazione, alle personalità più o meno note che si riconobbero nella sua politica culturale, partecipando attivamente alle varie iniziative promosse e in particolare agli esercizi spirituali, considerati il nucleo pulsante del programma filippino.

Article written by Stefano Zen | Ereticopedia.org © 2022

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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