Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Lelio Falconieri (Firenze, 1585 - Viterbo, 14 dicembre 1648) è stato un cardinale, membro della Congregazione del Sant'Uffizio.
Si addottorò in utroque iure presso l'Università di Pisa.
Fu referendario utriusque Signaturae, governatore di Spoleto, di Sanseverino e di Benevento (sotto Paolo V), di Campagna e Marittima (sotto Gregorio XV), Inquisitore dell'Umbria e dell'Emilia e fu membro della Consulta (sotto Urbano VIII).
Nel 1634 fu nominato nunzio nelle Fiandre (la nunziatura si protrasse fino al 1637) e arcivescovo di Tebe in partibus.
Il 19 febbraio 1642 giurò come consultore del Sant'Uffizio.
Il 13 luglio 1643 fu nominato cardinale. Fu incluso nella Congregazione del Sant'Uffizio (designato il 31 agosto 1643, giurò come cardinale inquisitore il 2 settembre 1643).
Il 23 luglio 1644 fu nominato legato apostolico a Bologna.
Bibliografia
- Matteo Sanfilippo, Falconieri, Lelio, in DBI, vol. 44 (1994).
- Herman H. Schwedt, Die Römische Inquisition. Kardinäle und konsultoren 1601 bis 1700, Herder, Freiburg 2017, p. 245-246.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]