Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Charles, Jules Eudes de Catteville de Mirville, marchese di Mirville (Gommerville, 1802–1873) è stato un aristocratico e studioso cattolico francese, autore di trattati sullo spiritismo e la magia. Il suo volume più noto ed influente è Pneumatologie. Des esprits et de leurs manifestations fluidiques, pubblicato per la prima volta nel 1853.
Formazione e pensiero
Mirville nacque a Gommerville, in Normandia, da una famiglia di marchesi proprietari della tenuta di Filières e del castello omonimo. Riavvicinatosi al cattolicesimo durante la Restaurazione, nel periodo giovanile fu influenzato dal pensiero controrivoluzionario di de Maistre, Bonald e Frayssinous. In seguito Mirville dichiarerà la sua appartenenza ideale ad una «scuola» che cercava di contemperare il valore della fede, riscoperto dopo gli eccessi razionalisti del primo illuminismo, con i metodi della ragione (Pneumatologie, p. X).
La sua visione demonologica del magnetismo e dello spiritismo, che trovò una compiuta espressione nei volumi degli anni '50 e '60, rispecchiava le ansie diffuse negli ambienti conservatori francesi, segnati dagli eventi rivoluzionari e dall'anelito ad un ritorno all’ordine costituito sotto l'egida del cristianesimo. In questo contesto, Mirville interpretava i fenomeni di sonnambulismo e spiritismo come manifestazioni demoniache, segnali di catastrofi imminenti, e rivendicava al contempo la tradizionale dottrina demonologica della Chiesa come chiave interpretativa di queste nuove «devianze spirituali», indissolubilmente legate ai disordini politici. Già nel 1842, nella sua corrispondenza con il gesuita Giovanni Battista Pianciani, Mirville esprimeva preoccupazioni del genere, riconoscendo nelle «meraviglie del sonnambulismo» gli effetti di antiche arti diaboliche. Le esperienze degli anni successivi – segnati tra l'altro dalla rivoluzione del 1848, poi dal colpo di stato di Napoleone III – non fecero altro che confermare le sue convinzioni apocalittiche.
Il processo di Cideville
All’inizio del 1851, infatti, Mirville aveva testimoniato al processo per stregoneria di Cideville, piccolo borgo situato a poche decine di chilometri dalla tenuta di Filières, le cui inquietanti vicende saranno poi riferite nella Pneumatologie. Qui un pastore e guaritore di nome Félix Thorel, in odore di stregoneria, era stato sospettato di aver lanciato un incantesimo sulla canonica del paese per vendicare un altro guaritore suo amico, rinchiuso in prigione in seguito ad uno screzio col parroco Jean Tinel. Dal mese di novembre 1850 nel presbiterio si erano verificati frequenti episodi paranormali (rumori inspiegabili, vetri infranti, spostamento e levitazione di oggetti e animali), che avevano preso di mira due adolescenti ospiti del parroco. Uno di loro avrebbe persino scorto nella canonica il fantasma di Thorel, mentre un sacerdote, presente durante la visione, affermava di aver percepito dietro il ragazzo una «colonna grigiastra o di vapore fluidico». Convinto che a causare quei fenomeni fosse Thorel, Tinel lo accusò pubblicamente di stregoneria. Il pastore, da parte sua, fece causa al parroco per diffamazione. Tuttavia il giudice di pace gli diede torto, rilevando come in realtà lo stesso Thorel avesse dato ad intendere di aver provocato i misteriosi fenomeni – i quali nel corso del processo furono oggetto di dettagliate testimonianze da parte di nobili e autorità locali.
La Pneumatologie
Durante l’infestazione di Cideville, Mirville aveva avuto modo di comunicare con l’agente misterioso che infestava il presbiterio, il quale si esprimeva tramite un linguaggio tiptologico (battendo cioè colpi interpretabili attraverso un codice stabilito dal marchese). Nella Pneumatologie, pubblicata nel 1853 e poi oggetto di numerose edizioni (ultima quella, in 5 tomi, del 1863–1864), Mirville collegava questi eventi ai fatti paranormali che avevano accompagnato la fenomenologia estatica di Friederike Hauffe (1801–1829), la celebre veggente di Prevorst, e a quelli esibiti dall’adolescente Angélique Cottin (1832–1913), nota come «la ragazza elettrica» (la quale, secondo i testimoni, emanava una forza repulsiva in grado di spostare o rompere anche oggetti pesanti). Dal punto di vista del marchese, tuttavia, gli eventi del presbiterio Cideville si prestavano soprattutto ad un raffronto con i fenomeni del nascente spiritismo americano. In pagine di indubbia efficacia, Mirville tratteggia il repertorio del nuovo meraviglioso spiritico di origine statunitense – apparizioni luminose, strumenti musicali che suonano da soli, fantasmi, levitazioni di persone e di oggetti, testi dettati in lingue straniere o antiche – per poi ripercorrere il diffondersi della «grande armata misteriosa» degli spiriti sul continente europeo, dove nel 1853 era dilagata l’«epidemia» delle «tavole parlanti».
Nell'interpretare i fenomeni paranormali delle tavole giranti e dello spiritismo, tuttavia, Mirville non segue solo la demonologia classica, ma ricorre alle categorie del magnetismo animale, approdando ad un'ermeneutica di tipo occultista. Per esercitare il proprio influsso malefico, secondo Mirville, «l’agente ignoto» si avvale infatti di «fluidi» propri o diffusi nell’atmosfera, i quali si concentrano in luoghi particolari, «focolai fisici» da cui si propagano le influenze demoniache. Questi punti della terra sono gli stessi in cui i pagani avevano costruito i loro templi, ed in cui si verificavano le antiche «teofanie»: alture, costruzioni megalitiche, boschi consacrati, fontane meravigliose dai poteri taumaturgici. Questa «topografia demoniaca» spiegava perché alcune località, tramite le loro «esalazioni fluidiche», fossero in grado di attirare più facilmente le energie degli spiriti malvagi, scatenando vere «epidemie demonopatiche» attraverso le quali il soprannaturale faceva irruzione nelle società umane.
Influenza
Sostenuta da un linguaggio efficace, e da un interesse per l'occulto in linea con la sensibilità dell'epoca, la Pneumatologie annodava la critica della modernità di ispirazione controrivoluzionaria con l’esame del sonnambulismo artificiale, dello spiritismo e dell’occultismo. Agli occhi del marchese questi nuovi movimenti segnalavano il ritorno, in pieno Ottocento positivista ed industriale, di pratiche idolatriche e diaboliche antiche, confermando che era in atto una crisi epocale, destinata a sfociare in un esito apocalittico qualora non si fossero prese le necessarie contromisure. Agli occhi di molti cattolici tradizionalisti questo approdo teorico non mancava di fascino. Così, la Pneumatologie trovò riscontri favorevoli nei principali periodici conservatori, come la Gazette de France, Le Pays e L’Univers, ma attrasse anche l’attenzione di riviste scientifiche come gli Annales médico-psychologiques e L’Union médicale.
Negli anni successivi a Mirville si rifecero numerosi autori – Roger Goguenot des Mousseaux, Joseph Bizouard, Albert Duroy de Brignac, Armand de Gazeau e il marchese du Roys – che nel periodo del Secondo Impero (1852-1870) affrontarono i temi dello spiritismo, dell'occultismo e della magia. Questa letteratura, che saldava definitivamente mesmerismo, spiritismo e satanismo in un’unica condanna, attraverserà ben presto le Alpi e ispirerà la produzione italiana in materia. Se è vero che il Sant’Uffizio dedicò all’opera di Mirville un esame piuttosto critico, ritenendola meritevole di censura per il suo eccessivo «panspiritismo» e per l'uso improprio delle fonti scritturali, le opere del marchese e dei suoi seguaci alimenteranno il discorso degli ecclesiastici italiani che si occuperanno di tali fenomeni, confluendo in particolare nella critica dei gesuiti e degli intransigenti.
Fonti e bibliografia
Opere di Mirville sullo spiritismo
- Pneumatologie. Des esprits et de leurs manifestations fluidiques, Vrayet de Surcy, Parigi, 1853.
- Question des esprits, ses progrès dans la science, examen de faits nouveaux & de publications importantes sur les tables, les esprits, Delaroque, Parigi, 1855.
- Des esprits. De l'Esprit-Saint et du miracle dans les six premiers et les six derniers siècles de notre ère, spécialement des résurrections de morts, des exorcismes, apparitions, transports, etc., F. Wattelier et cie, Parigi, 1868.
Fonti archivistiche
- Lettera di Mirville a Giovanni Battista Pianciani del 11 gennaio 1842 conservata presso l'Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana, busta 573, Lettere al Pianciani, vol. I, doc. 435.
- I documenti del processo di Cideville sono conservati a Rouen, presso gli Archivi di Seine-Maritime (7 gennaio-4 febbraio 1851, riferimento 4 U 6907). Il testo è stato digitalizzato e può essere consultato all’indirizzo https://www.archivesdepartementales76.net/n/la-mysterieuse-affaire-du-presbytere-de-cideville/n:284
- ACDF, Sant’Offizio, Censura librorum, 1851-56, n. 20.
Nota bene
Questa voce è parte della sezione trasversale Mesmerismo, occultismo, spiritismo. Eterodossie del XIX secolo tra correnti esoteriche e nuove spiritualità, che intende presentare uno specifico campo culturale, che si delinea nel corso dell’Ottocento a cavallo tra medicina, religione, utopie politiche e nuove spiritualità. Le sue voci sono dedicate ad una serie di autori e movimenti, attivi a margine delle egemonie scientifiche e religiose occidentali, i quali, in continuità tra di loro e con frequenti richiami ad un bacino di idee e riferimenti comuni, operarono in una relazione di interscambio e conflitto con i saperi dominanti.
Article written by Francesco Baroni | Ereticopedia.org © 2024
et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]