Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Isabella di Montpellier, arrestata nel luglio 1571 a Napoli, dove risiedeva, nell'ambito di un'offensiva inquisitoriale contro i giudaizzanti napoletani. Dopo cinque mesi di carcerazione a Napoli, alla fine di dicembre 1571 fu trasferita a Roma con la barca di un certo Antonio di Leo, insieme alla madre Dianora di Montpellier, Girolama Pellegrino e Dianora Pellegrino. Con loro e con Domenico della Xenia fu impiccata e bruciata presso Ponte Sant'Angelo il 9 febbraio 1571.
Bibliografia
- Luigi Amabile, Il Santo Officio della inquisizione in Napoli, Lapi tip. ed., Città di Castello 1892, vol. I, pp. 306 sgg., in part. pp. 314-316.
- Domenico Orano, Liberi pensatori bruciati in Roma dal XVI al XVII secolo, Bastogi, Foggia 1980 [1904], pp. 49-50.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]