Bellocchio, Isabella

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Isabella Bellocchio è stata una donna perseguitata per stregoneria dall’Inquisizione veneziana.

Cortigiana, risiede nella contrada di Santa Caterina. La disperazione per la perdita di un amante la spinge fare maculare la porta della sua rivale Elena Zamberta, che vive calle longa San Barnaba. Ma le serve incaricate di commettere l’atto peccano per la poca discrezione nella loro preparazione, permettendo così alla vittima di essere avvertita del progetto. Impaurita, la Zamberta chiede aiuto agli uomini di sua famiglia, che riescono ad arrestare il gruppo quando si affaccia nella calle longa. Isabella Bellocchio, che stava aspettando il risultato della spedizione a casa sua, viene sorpresa dall’arrivo della polizia che butta già la sua porta. Malgrado il tentativo della cortigiana di buttare in canale gli oggetti che possono essere ricondotti ad una pratica magica, gli inquirenti trovano nella sua abitazione varie prove. Isabella Bellocchio è allora carcerata e si apre allora un lungo processo presso l’Inquisizione veneziana (12 gennaio– 14 ottobre 1589). La Bellocchio viene in un primo tempo condannata alla berlina e ad essere frustata, ma la pena viene poi ridotta e deve pagare l’ingente multa di quattro mila ducati.

Bibliografia

  • Marisa Milani (a cura di), La verità ovvero il processo a Isabella Bellocchio (Venezia, 12 gennaio – 14 ottobre 1589), 2 voll., Centrostampa Palazzo Maldura, Padova 1985.

Article written by Fabien Coletti | Ereticopedia.org © 2017

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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