Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Giulio Querini è stato un patrizio veneziano del XVI sec.
Nel 1585, mentre era podestà di Martinengo, fu accusato di convivere con una "putana", di non curarsi di andare a messa, di irridere i fedeli e in generale gli uomini, definiti "bestie", per i quali "Cristo è stato un gran coglionazzo a patire", di dare dei sodomiti a preti e frati.
Il processo istruito contro di lui da parte dell'Inquisizione di Venezia non risulta essere giunto a conclusione.
Giulio Querini era cognato di Pier Antonio Battagia, anche lui processato dall'Inquisizione veneziana nel 1585.
Bibliografia
- Federica Ambrosini, Il processo per eresia al patrizio veneziano Pier Antonio Battagia (1585), in Continuità e discontinuità nella storia economica, politica e religiosa. Studi in onore di Aldo Stella, Neri Pozza, Vicenza 1993, pp. 179-196: p. 194.
- Federica Ambrosini, Storie di patrizi e di eresia nella Venezia del ‘500, Franco Angeli, Milano 1999, p. 204.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]