Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Giovanni Maria De Blasii di Spoleto fu condannato a morte per eresia dall'Inquisizione romana nel 1569. Fu impiccato e bruciato a Roma presso Ponte Sant'Angelo il 2 maggio 1569. Prima dell'esecuzione "disse che voleva morire nel grenbo della santa romana Chiesa, si confessò et comunicò et domandò perdono a Dio de li soi peccati, non volse far testamento, ne lassar memoria alcuna, se non che disse che si pregassi Dio per lui", come è riportato nei registri della confraternita romana di S. Giovanni Decollato.
Bibliografia
- Salvatore Caponetto, La Riforma protestante nell'Italia del Cinquecento, Claudiana, Torino 19972, p. 384.
- Domenico Orano, Liberi pensatori bruciati in Roma dal XVI al XVII secolo, Bastogi, Foggia 1980 [1904], pp. 36-37.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]