Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Giovanni Antonio Del Bo, cremonese, fu bruciato e impiccato a Roma a piazza Navona l'8 febbraio 1559. Insieme a lui furono giustiziati altri due eretici (Antonio di Colella Grosso da Policastro, che morì bruciato vivo da impenitente, e Leonardo da Meola da Pontecorvo) e un sodomita.
Bibliografia
- Antonino Bertolotti, Martiri del libero pensiero e vittime della Santa Inquisizione nei secoli XVI, XVII e XVIII, Tipografia delle Mantellate, Roma 1891, p. 26.
- Domenico Orano, Liberi pensatori bruciati in Roma dal XVI al XVII secolo, Bastogi, Foggia 1980 [1904], pp. 9-10.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]