Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Giovan Battista Scotti (Bologna, ca. 1518 - Bologna, 16 agosto 1586) è stato un mercante bolognese, perseguitato dall'Inquisizione romana, quindi pentitosi e passato al suo servizio come delatore.
Biografia
Figlio di un calzolaio bolognese, sin dai primi anni quaranta frequentò, tra Viterbo e Roma, Reginald Pole, Donato Rullo, Pietro Carnesecchi e Vittore Soranzo (con questi ultimi due fu in corrispondenza e si scambiò libri eterodossi). Condannato dall'Inquisizione bolognese nel 1543, se la cavò con un'abiura senza conseguenze grazie alla protezione del Pole. Ritornò ben presto a professare idee riformate, e per questo dovette rifugiarsi presso Ascanio Colonna in Abruzzo. Rientrato a Bologna, abiurò nuovamente nel 1547 al cospetto di Alfonso Salmerón, dopodiché, anche per evitare la condanna a morte in quanto relapso, intraprese una brillante e lunga carriera di pentito e delatore, regolarmente pagato dall'Inquisizione, che perdurò almeno fino alla fine degli anni sessanta.
La sua testimonianza ebbe in particolare una parte molto importante nelll'atto d'accusa contro il cardinal Morone.
Bibliografia
- Processo Morone2, vol. 1, pp. 3 sgg.
Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2013
et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]