Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Giovan Battista Della Porta (Vico Equense/Napoli, 1535 – Napoli, 1615) è stato un filosofo, naturalista e scrittore di opere teatrali. Come naturalista, fu particolarmente versato nello sperimentalismo. Autore della celeberrima Magia naturalis, fondò a Napoli l'Accademia dei Segreti, ricoprendo anche la carica di Vice Principe dell'Accademia dei Lincei.
Cenni biografici
Giovan Battista nasce a Vico Equense, per alcuni a Napoli, nel 1535. Suo padre è Leonardo Antonio. Sua madre, di origini calabresi, è sorella di Adriano Gugliemo Spadafora. Egli ha tre fratelli, Francesco, Giovan Vincenzo, Ferrante e una sorella, della quale però non si conosce il nome. Si sposa e ha una figlia chiamata Cinzia. I suoi primi maestri sono lo zio materno, il quale possiede un ricco museo e una grande biblioteca, e il fratello Giovan Vincenzo, studioso di filosofia naturale e di antichità. Fin da giovanissimo Della Porta si dedica all’indagine della natura. Eclettico, curioso, dedito tanto allo ‘sperimentalismo’, quanto allo studio delle res antiche, si circonda di dotti e artigiani, al fianco dei quali egli spesso opera. Promuove ed è membro di numerose Accademie. Nel 1558, a soli ventitre anni, pubblica la sua prima opera, Magiae Naturalis, sive de Miraculis rerum naturalium. Sempre in questi anni fonda la celeberrima Accademia dei segreti. Nel 1589 pubblica una versione ampliata della Magia naturalis, in venti libri. Grazie a quest’opera, la fama di Della Porta si espande in tutta Europa. Negli anni della maturità è tra i protagonisti più significativi sia dell’Accademia dei Lincei, sia dell’Accademia degli Oziosi. Inoltre, compie numerosi viaggi in Italia e in Europa, grazie ai quali entra in contatto coi maggiori esponenti della cultura del suo tempo. Muore il 14 febbraio del 1615 accudito dalla figlia Cinzia.
Tendenze eterodosse
L’esperienza di Della Porta non risulta priva di ostacoli, anche a causa dei suoi non facili rapporti con l’Inquisizione. Il processo sembra risalire al 1574 e sarebbe stato aperto a seguito di una denuncia di complicità con l’astrologo Vitale, per poi concludersi nel novembre del 1578, con il giuramento di innocenza dell’imputato. Sappiamo che la prima edizione latina del De humana physiognomonia - trattato nel quale il carattere umano è studiato tramite i tratti somatici - viene data alle stampe nel 1586. A causa dell’ambiguo statuto della Fisonomia con i suoi riferimenti al determinismo astrologico, Della Porta incorre nel rischio di censura. Lo stesso imprimatur all’opera tarda non poco ad arrivare e, a stampa compiuta, Della Porta è costretto a lavorare incessantemente sul testo, apportando rapidamente una serie di annotazioni di chiarimento poste a margine. Infatti, quando il 5 gennaio 1586 viene promulgata da Sisto V la bolla Coeli et terrae contra exercentes Astrologiae Iudiciariae Artem, la prima edizione del De humana physiognomonia è praticamente ultimata e Della Porta, costretto a correre ai ripari, aggiunge in coda alla dedica al cardinal d’Este poche righe in cui dichiara che il libro trattava «di materia congetturale, di segni utili a riconoscere nient’altro che inclinazioni, senza che il libero arbitrio concesso in dote agli uomini da Dio ne fosse minimamente scalfito». Si tratta di precisazioni tradizionali in astrologia (e nelle arti divinatorie in genere), che poco sarebbero perciò servite dopo la presa di posizione di Sisto V. La pretesa di predire il futuro dell’uomo, al di là di qualsiasi distinzione logica ed ontologica sugli eventi, se necessari, possibili o impossibili, con cui sin dal Medioevo in molti avevano tentato di salvaguardare il libero arbitrio, per il pontefice è sempre un atto superstizioso. L’astrologia divinatrice, al pari di ogni pratica magica e stregonica, è frutto di ispirazione demoniaca: fallace sul piano della scienza e pericolosa sul piano religioso e morale. Sisto V, pertanto, mettendo ai margini secoli di elaborazione concettuale intorno al tema della ‘conoscenza probabile’ dell’avvenire, nonché radicalizzando posizioni emerse già in seno al Concilio di Trento, equipara l’astrologia che prevede il futuro dell’uomo a tutte le altre arti ‘diaboliche’ già condannate dalla bolla Summis desiderantes affectibus di Innocenzo VIII. La previsione delle azioni future dipendenti dal libero arbitrio è sempre deplorevole, anche quando dichiara di procedere per congetture. Forse anche a seguito di queste nuove direttive ecclesiastiche, negli anni tra il 1593 e il 1610, Della Porta si occupa soprattutto di temi che riguardano le scienze tecniche. Del ’93 è il fondamentale De refractione optices parte dove è chiarita la sua perspectiva. Particolarmente problematiche sono le sue tesi demonologiche. Nonostante le rassicuranti dichiarazioni di principio secundum fidem circa l’esistenza dei demoni, il progetto di Della Porta è assai più radicale di quanto egli stesso voglia far apparire ai suoi primi lettori, gli inquisitori. Il mago naturale può conoscere correttamente l’occulto meccanismo dei fenomeni naturali, svelandone e riproducendone artificialmente gli effetti, i segreti. L’azione di agenti esterni alla natura nel mondo fisico è negata in via indiretta dalla continua esperienza del mago naturale che: 1) dimostra l’estraneità di suddetta azione nel meccanismo occulto del fenomeno naturale. Il demone-diavolo non ha alcun ruolo nella struttura del fenomeno naturale, essendo essa ricondotta a un rigoroso processo di azione astrologica dei cieli; 2) dimostra l’inutilità dell’azione demoniaca nel processo di scoperta e riproduzione del fenomeno naturale stesso. Se la dimostrazione scientifica della non interferenza di agenti sovra o praeter-naturali negli occulti meccanismi dei segreti della natura fonda razionalmente la magia naturale, riducendo così a superstizione qualsiasi altra forma di magia (demonica o demoniaca che essa sia); la capacità del tutto autonoma del mago naturale, in grado di riprodurre i fenomeni naturali creandone di nuovi, fonda la magia artificiale.Si tratta di un progetto che ha la presunzione di «insegnare» la struttura razionale del ‘segreto’, svelando gli inganni dei demoni e, in fondo, degli stessi demonologi.
Bibliografia
Opere di Giovan Battista Della Porta
- Magiae Naturalis sive de miraculis rerum naturalium libri IIII, apud M. Cancer, Neapoli, 1558.
- De i miracoli et maravigliosi effetti dalla natura prodotti libri IIII, appresso L. Avanzi, Venezia, 1560.
- L’arte del ricordare, per M. Cancer, Napoli, 1566.
- Ars reminiscendi, apud J. B. Subtilem, Neapoli,1602.
- De furtivis literarum notis vulgo de Ziferis libri IIII, apud Jo. Mar. Scotum, Neapoli, 1563.
- Suae Villae Pomarium, apud H. Salvianum e C. Caesaris, Neapoli, 1583.
- Suae Villae Olivetum sive liber sextus, apud haeredes M. Cancer, Neapoli, 1584.
- De Humana Physiognomonia libri IIII, apud Josephum Cacchium, Vici Aequensis, 1586.
- Della Fisonomia dell’Huomo […] Libri Sei, per T. Longo, Napoli, 1598.
- Phytognomica Jo. Baptistae Portae Neapolitanis octo libri contenta, apud H. Salvianum, Neapoli, 1588.
- Magiae Naturalis libri XX, apud H. Salvianum, Neapoli, 1589.
- Della Magia naturale libri XX, Tradotti da Latino in Volgare, e dall’istesso autore accresciuti sotto nome di Gio De Rosa, Napoli, Buliffon, 1677.
- Villae libri XII, apud Andreae Wecheli heredes, C. Marinum et J. Aubrium, Francofurti, 1592.
- De refrectione, optices parte, libri novem, Ex Officina H. Salviani, Neapoli, 1593.
- Coelestis Physiognomoniae libri sex. Unde quis facile ex umani vultus estima inspectione, poterit ex coniectura futura presagire. In quibus etiam Astrologia refellitur, et inanis, et immaginaria demonstratur, Ex Typographia J. B. Subtilis, Neapoli, 1601.
- Della Celeste Fisonomia libri sei, per L. Scoriggio, Napoli, 1614.
- Pneumaticorum libri tres. Quibus accesserunt curvilineorum Elementorum libri duo, apud J. J. Carlinum, Neapoli, 1601.
- Claudii Ptolomei magnae constructionis liber primis. Cum Theoris Aleandrini commentariis, typis F. Stelliolae, Neapoli, 1605.
- De Munitione libri III, apud J. J. Carlinum et C. Vitalem, Neapoli, 1606.
- De distillatione libri IX, Ex Tip. Rev. Camerae Apostolicae, Romae, 1608.
- Elementorum Curvilineorum libri tres. In quibus altera Geometriae parte restituta, agitur de Circoli Quadratura, apud B. Zannettum, Romae, 1610.
- De aeris transmutationibus libri IV. In quo opere diligenter pertractatur de ijs, quae, vel ex aere, vel in aere oriuntur […],apud B. Zanettum, Romae, 1610 [De aeris trasmutationibus, a cura di A. Paolella, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 2000].
- Della Chirofisionomia Overo Di quella Parte della Humana Fisionomia, che si apprende alla Mano Libri Due […] Tradotti da un Manoscritto Latino Dal Signor Pompeo Sarnelli Dottor dell’una, e l’altra Legge. Contro i Chiromanti Impostori, che con vane osservazioni avevano sporcato questa scienza, la quale si mostra fondata sopra naturali congetture, appresso A. Bulifon, Napoli, 1677.
- De telescopio, a cura di V. Ronchi e M. Naldoni, Olschki, Firenze, 1962.
- Metoposcopia, a cura di G. Acquilecchia, Istituto Suor Orsola Benincasa, Napoli, 1990.
- Taumatologia – Criptologia, a cura di R. Sirri, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 2013.
Studi
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- Donato Verardi, Logica e Magia. Giovan Battista Della Porta e i segreti della natura, Agorà & Co., Lugano, 2017.
- Donato Verardi, La scienza e i segreti della natura a Napoli nel Rinascimento. La magia naturale di Giovan Battista Della Porta, Firenze University Press, Firenze, 2018.
Nota bene
La presente voce è inclusa nell'ambito di un progetto, condiviso dai portali Ereticopedia e Storia della Campania, mirante alla costruzione collaborativa di un Dizionario storico delle scienze naturali a Napoli dal Rinascimento all’Illuminismo. La versione della voce qui pubblicata si concentra in particolare sulla tendenze eterodosse presenti nel pensiero di Giovan Battista Della Porta; per un maggiore approfondimento, invece, del suo contributo allo sviluppo delle scienze naturali si rinvia alla versione della voce pubblicata alla pagina http://www.storiadellacampania.it/dssnn:dellaporta-giovan-battista.
Article written by Donato Verardi | Ereticopedia.org © 2017-2020
et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]