Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Giorgio Olivetta è stato un eretico piemontese del XVI sec. morto sul rogo.
Originario di Biella, maestro di scuola, già sottoposto a un primo processo inquisitoriale nel 1564, fu di nuovo arrestato nel 1566 e condannato al rogo in quanto relapso dall'inquisitore Cipriano Uberti. Forti pressioni per l'esecuzione della condanna vennero esercitate da Roma da parte di Michele Bonelli, cardinale-nipote di Pio V, che minacciò il ritiro del nunzio a Torino in caso di mancata punizione dell'eretico. Alla fine, nel dicembre 1566, il sovrano sabaudo Emanuele Filiberto cedette: il rogo dovette svolgersi alla fine del dicembre 1566 o ai primi di gennaio del 1567.
Bibliografia
- Romano Canosa, Storia dell'Inquisizione in Italia, vol. 3, Torino e Genova, Sapere2000, Roma 1988, pp. 33-34.
- Giorgio Tibaldeschi, Eretici a Vercelli nell’età della Controriforma, in "Bollettino Storico Vercellese", 13, 1984, p. 5-46: pp. 12-14.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]