Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Giberto Borromeo (Milano, 28 settembre 1615 - Nettuno, 6 gennaio 1672) è stato un cardinale, membro della Congregazione del Sant'Uffizio.
Dopo gli studi presso i gesuiti a Milano, si addottorò in utroque iure a Pavia.
Nel 1637 si trasferì a Roma. Fu referendario utriusque Signaturae (designato nel 1638), vicelegato a Viterbo (designato nel 1643) e a Ferrara (designato nel 1644).
Nel 1644 fu nominato segretario della Sacra Rota.
Il 12 agosto 1648 giurò come consultore del Sant'Uffizio.
Nel 1650 divenne canonico della basilica di S. Pietro. Nel 1654 fu nominato segretario della Congregazione della Sacra Consulta.
Nel 1657 fu nominato cardinale legato in Romagna (incarico che mantenne fino al 1660).
Nel gennaio 1664 divenne cardinale camerlengo e fu altresì incluso nella Congregazione del Sant'Uffizio (giurò come cardinale inquisitore il 20 gennaio 1666).
Bibliografia
- Georg Lutz, Borromeo, Giberto, in DBI, vol. 13 (1971).
- Herman H. Schwedt, Die Römische Inquisition. Kardinäle und konsultoren 1601 bis 1700, Herder, Freiburg 2017, pp. 128-129.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]