De Cupis, Gian Domenico

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Gian Domenico De Cupis (Roma, 1490 - Roma, 10 dicembre 1553) è stato un cardinale.

Fu nominato cardinale da Leone X il 1° luglio 1517.
Sotto Paolo III divenne decano del Sacro Collegio. Fu uno dei più importanti collaboratori di papa Farnese, anche se ne criticò la politica nepotistica. Nel 1538 lo accompagnò al convegno di Nizza.
Fu scettico sull'opportunità di convocare il concilio a Trento, ma sempre molto attento alle problematiche legate alla riforma della Chiesa. Fu vicino alle istanze rigoriste e intransigenti del cardinal Gian Pietro Carafa.
Sotto il papato di Giulio III, fece parte della commissione cardinalizia incaricata della riforma della Dataria e di quella per il concilio (che doveva preparare la riapertura del concilio di Trento).
Fece altresì parte della commissione istituita da Giulio III il 27 febbraio 1550 «cum de rebus fidei ageretur». Non avrebbe fatto parte invece della Congregazione del Sant'Uffizio (con la quale per equivoco è stata talvolta scambiata l'effimera commissione de rebus fidei).

Bibliografia

  • Franca Petrucci, De Cupis, Gian Domenico, in DBI, vol. 33 (1987).
  • Herman H. Schwedt, Die Anfänge der Römischen Inquisition. Kardinäle und Konsultoren 1542 bis 1600, Herder, Freiburg 2013, pp. 111-112.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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