Zala del Zoppo, Giacomo

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Giacomo Zala del Zoppo fu processato in contumacia per stregoneria dal Consiglio di Poschiavo tra il gennaio e l'aprile del 1753.

Residente a Brusio, fu incriminato per stregoneria dopo esser stato avvistato mentre trafugava tompe di fanciulli sepolti nella chiesa di San Carlo, le cui ossa sarebbero state destinate a riti diabolici. Resosi irreperibile, probabilmente si rifugiò in territorio veneziano. Il cognato ottenne per lui un salvacondotto, ma nonostante ciò Giacomo non si presentò per discolparsi. Fu pertanto condannato in contumacia al bando perpetuo dal territorio poschiavino e alla confisca dei beni. I fratelli dovettero accollarsi le spese processuali.

Fonti e bibliografia

  • Gaudenzio Olgiati, Processi di Stregoneria nella Antica Giurisdizione di Poschiavo 1682-1753, trascritti da R. Juvalta (1969), vol. IV, pp. 271 sgg.

Link

Article written by Redazione | Ereticopedia.org © 2021

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

thumbnail?id=1_usu8DkYtjVJReospyXXSN9GsF3XV_bi&sz=w1000
The content of this website is licensed under Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0) License