Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Giacomo Franzoso è stato un ebreo perseguitato dal Sant'Uffizio di Venezia nel 1548.
Denunciato nell'aprile 1548, confessò che, nato col nome di Aaron da genitori entrambi ebrei, si era fatto battezzare per ben quattro volte, con quattro nomi diversi, il primo dei quali era appunto Giacomo, ricevendo ogni volta elemosine come compenso per la sua conversione. Fu condannato a venti anni di servizio nelle galere. Gli fu inoltre tagliato a metà il lembo dell'orecchio perché restasse segno della sua condanna.
Bibliografia
- Romano Canosa, Storia dell'Inquisizione in Italia: dalla metà del Cinquecento alla fine del Settecento, vol. 2: Venezia, Sapere 2000, Roma 1987, pp. 73-74.
- Pier Cesare Ioly Zorattini (a cura di), Processi del S. Uffizio di Venezia contro ebrei e giudaizzanti, t. I, 1548-1560, Olschki, Firenze 1980, pp. 67 sgg.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]