Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
La condanna alle galere (o alle triremi o ai remi) cominciò ad esser comminata dai tribunali civili nel Tardo Medioevo come alternativa alla pena di morte e fu praticata fino al Settecento (l'avvento delle navi a vapore la rese obsoleta). La pena consisteva nel servizio forzato ai remi delle imbarcazioni da guerra per un periodo limitato o a vita. Il suo vantaggio, per il potere pubblico, consisteva nell'avere a disposizione manodopera a bassissimo costo.
La condanna alla galere fu spesso comminata a dissidenti politici e/o religiosi. I tribunali inquisitoriali ne fecero ampio uso in età moderna per punire delitti contro la fede particolarmente gravi (talvolta la condanna alle galere fu comminata ai relapsi in alternativa alla pena di morte).
Bibliografia
- Giovanni Romeo, L’Inquisizione nell’Italia moderna, Laterza, Roma-Bari 2002.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]