Guidi, Francesco

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Francesco Guidi fu un dottore in legge e uomo d'armi corso del XVI sec., perseguitato dall'Inquisizione romana in quanto - probabilmente - tra i seguaci di Giorgio Siculo.

Originario di Calvi in Corsica, dottore in utroque iure, si dedicò (a quanto pare, con valore) al mestiere delle armi combattendo, al seguito di un condottiero corso, contro gli ugonotti nella Francia delle guerre di religione. Probabilmente la scelta fu dettata dalla necessità di fuggire la persecuzione dell'Inquisizione romana in quanto discepolo della pericolosa setta di Giorgio Siculo. Sappiamo che nel 1574 fu imprigionato a Brescia (per ordine del vescovo Domenico Bollani), ma era riuscito a fuggire, trasferendosi appunto in Francia, come affermò al nunzio a Parigi Girolamo Dandino, al quale si presentò nel gennaio 1580, esponendogli il suo caso (e confessando tra l'altro la lettura di testi del Siculo, da cui si deduce che fosse uno dei superstiti della setta) e chiedendogli una rapida assoluzione, dovendo ripartire immediatamente per la guerra. Il nunzio, che ne scrisse ai cardinali inquisitori in lettere datate 31 gennaio e 4 febbraio 1580, non poté far altro che concedergliela ancor prima di ricevere l'autorizzazione da Roma.

Bibliografia

  • Adriano Prosperi, L'eresia del Libro Grande. Storia di Giorgio Siculo e della sua setta, Feltrinelli, Milano 2000, pp. 360-365.

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Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2013

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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