Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Francesco Emo è stato un patrizio veneziano del XVI sec., processato dall'Inquisizione per eresia.
Ricoprì varie cariche giudiziarie al servizio della Repubblica di Venezia, in particolare tra il 1565 e il 1566 era stato sindaco in Levante. Nell'ottobre 1567 comparve spontaneamente presso il Sant'Uffizio di Venezia per autodenunciarsi, onde evitare conseguenze peggiori, sapendo di essere già sospettato di eresia. Ammise di aver creduto che nell'eucarestia non vi fosse la presenza reale del corpo e del sangue di Cristo, di aver negato il culto dei santi e delle loro immagini e di aver frequentato eterodossi. Fu condannato a lievi pene spirituali.
Bibliografia
- Federica Ambrosini, Storie di patrizi e di eresia nella Venezia del ‘500, Franco Angeli, Milano 1999, ad indicem, in part. pp. 91-94.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]