Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Francesco Cellario (Lacchiarella, Milano, 1520 ca. - Roma, 25 maggio 1569) è stato un frate minore, quindi pastore protestante, rapito e condannato a morte dall'Inquisizione romana.
Frate minore osservante, nel 1557 fu inquisito dal tribunale inquisitoriale di Pavia: fu prima rilasciato, dopo aver ritrattato, quindi fu denunciato di nuovo per possesso di libri proibiti (e condannato come eretico impenitente il 2 gennaio 1558). Fuggì dunque nei Grigioni e fu pastore protestante a Morbegno fino al 1568.
In quell'anno, dopo aver partecipato a un sinodo a Zuz (giugno 1568), sulla via del ritorno a Chiavenna fu rapito per ordine dell'Inquisizione romana. Trasferito a Milano e poi a Roma, fu impiccato il 25 maggio 1569, quindi il cadavere venne bruciato sul rogo.
Bibliografia
- Valerio Marchetti, Cellario, Francesco, in DBI, vol. 23 (1979) (e bibliografia ivi).
Link
- Scheda su Francesco Cellario sul sito Symogih.org
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]