Alciati, Francesco

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Francesco Alciati (Milano, 1522 - Roma, 20 aprile 1580) è stato un giurista e cardinale.

Imparentato con Andrea Alciati, studiò a Pavia (dove fu allievo di quest'ultimo) e a Bologna (dove fu invece allievo di Ugo Boncompagni poi papa Gregorio XIII). Insegnò diritto civile a Pavia dal 1550 al 1560, ed ebbe tra i suoi allievi Carlo Borromeo, che lo portò con sé a Roma all'elezione papale di Pio IV, suo zio.
Fu nominato datario il 19 novembre 1561. Il 12 marzo 1565 fu quindi nominato cardinale. Fu incluso anche tra i cardinali del Sant'Uffizio, ma la sua partecipazione alla vita della Congregazione fu brevissima ed ebbe fine con la riorganizzazione decretata da Pio V, appena eletto pontefice, nel gennaio 1566, che limitò a quattro i cardinali membri del Sant'Uffizio. Di contro Pio V incluse Alciati tra i tre cardinali membri della Congregazione per la correzione del Decreto di Graziano, insieme a Guglielmo Sirleto e Ugo Boncompagni. Quest'ultimo, divenuto papa col nome di Gregorio XIII, lo tenne tra i suoi più fidati consiglieri.
Alciati fu anche il primo prefetto della Congregazione del Concilio, che presiedette dal 1565 (su nomina di Pio IV) fino alla morte, avvenuta nel 1580.

Bibliografia

  • Nicola Raponi, Alciati, Francesco, in DBI, vol. 2 (1960).
  • Herman H. Schwedt, Die Anfänge der Römischen Inquisition. Kardinäle und Konsultoren 1542 bis 1600, Herder, Freiburg 2013, pp. 55-56.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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