Basili, Florida

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Florida Basili è stata una donna friulana processata dall'Inquisizione per il sospetto di essere una benandante.

Donna Florida Basili, moglie di un notaio di Udine, Alessandro Basili, compare nelle carte inquisitoriali nel 1599.
La denuncia parte da un parroco della chiesa di San Cristoforo di Udine, Sebastiano Bortolotto, il quale riferisce che Donna Florida racconta alle vicine che ogni giovedì sera si reca in processione con i morti e che tra costoro ha visto “il quondam messer Bartholomio del Ferro con calze triste, con una corona in mano, et che sta di malissima voglia, et… il quondam messer Valentin Zanutti, morto già sei dì circa, senza beretta et con calze da cavalcar, et che non pol caminar per questo, et molti altri…”. Tutti i racconti della donna si concludono con l'affermazione che lei non può fare a meno di partecipare a tali processioni, perché è una benandante, e se tentasse di mancare agli incontri, i defunti la picchierebbero.
Secondo altri testimoni, donna Florida avrebbe riferito di vedere le processioni dei morti che si trovano in purgatorio e all'inferno e di sapere chi si trova in paradiso. Inoltre lei combatte contro gli stregoni ed è stata bastonata due volte per aver rivelato alcuni particolari di quelle battaglie. A un giovane che non crede alle sue rivelazioni, la donna suggerisce di andare a vedere “al canton del Povar la giobia, che li farà veder queste procession de morti”.
In sostanza, Florida Basili possiede due delle capacità dei benandanti: vedere le processioni dei morti e combattere contro gli stregoni.
Venuta a conoscenza della denuncia che pende su di lei, l'inquisita si reca di sua spontanea volontà presso l'inquisitore e dichiara di aver raccontato quelle storie solo per scherzare (anche se in seguito ammetterà di averlo fatto per guadagnarci sopra), aggiungendo dettagli per rendere più papabili le sue rivelazioni. In seguito, altre persone sono venute da lei per cercare aiuto, per comunicare con i cari estinti, e lei ha fornito delle risposte un po' per curiosare nelle vite altrui, un po' per aiutare quelle persone infelici. Aggiunge inoltre che l'idea di essere benandante le è venuta in mente dopo aver conosciuto, undici anni prima, una donna a Preclus, la quale le aveva riferito di essere una benandante che vedeva i morti le notti di giovedì. Infine, chiede perdono per la sua leggerezza, e viene rilasciata.
Le deposizioni a suo carico, tuttavia, procedono. Molti suoi vicini asseriscono la stessa cosa, ovvero che Florida è una benandante e non può fare a meno di esserlo, dal momento che è nata “sotto quel pianeta”; che si reca il giovedì sera “In anima et corpo a veder i morti, et che era errore a dire che si vada sol con l'anima”.
A una sua vicina, dopo essere tornata dalla deposizione presso l'inquisitore, Florida dice: “Io sono stata dal padre inquisitore, et che credevano costoro ch'egli mi facesse? Se non fossemo noi benandanti, i strigoni vi mangerebbero i putti fin nelle culle”.
L'11 maggio 1601 si tiene una congregazione del Sant'Uffizio alla presenza del patriarca Francesco Barbaro, e lì viene presa la decisione di sentire ancora una volta donna Florida Basili. Vengono fatti due interrogatori il 16 e 28 maggio, con un nulla di fatto, e l'inquisita viene incarcerata.
Il 6 luglio la Basili ammette tutto quanto è stato indicato nel processo contro di lei e viene rilasciata dopo che due testimoni si propongono garanti per lei.
A novembre viene nuovamente richiamata dall'Inquisizione a seguito di una denuncia, stavolta del tutto nuova: Florida avrebbe curato con mezzi superstiziosi (un uovo legato con un filo e l'utilizzo di ossa di morto) una meretrice, Maddalena, che temeva di essere stata “medisinata” dall'amante. La paziente muore pochi giorno dopo “con grande effusione di sangue”.
Un'altra testimone dichiara all'inquisitore che Florida ha “il mal occhio”. Quando lui le domanda di spiegare cosa significa questa affermazione, la giovane donna risponde: “noi sogliam dire che quelle donne han ma occhio le quali tolgon il latte alle donne che lattano, et siano streghe che mangiano i fantolini”. Questo è un dato molto interessante: la stessa donna che si dichiara benandante, e che quindi si occupa di proteggere la comunità dagli stregoni, dalla sua stessa comunità viene additata talvolta anche come strega. Forse questo genere di accusa è la conseguenza della seconda attività del marito di Florida: Alessandro Basili, oltre a essere notaio, infatti, è noto anche per curare la gente tramite orazioni. Probabilmente, la moglie lo sostituiva, in alcuni casi, nelle cure dei pazienti che bussavano alla loro porta.
Ad ogni modo, in questa occasione il Sant'Uffizio non interviene e di Florida Basili si perdono le tracce.

Fonti

  • AAUd (=Archivio Arcivescovile di Udine), Sant’Ufficio, Processi, b. 397, misc. FF.

Bibliografia

  • Carlo Ginzburg, I Benandanti, Einaudi, Torino 1996.
  • Franco Nardon, Benandanti e inquisitori nel Friuli del Seicento, EUT, Trieste 1999.

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Article written by Nataša Cvijanović | Ereticopedia.org © 2016

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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