Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Federico Badoer (Venezia, 2 gennaio 1519 - Venezia, 13 novembre 1593) è stato un patrizio, diplomatico e uomo politico veneziano.
Nel 1547 fu ambasciatore straordinario a Guidobaldo II d'Urbino, dal 1550 al 1552 a Ferdinando d'Asburgo re dei Romani.
Dal novembre 1554 al febbraio 1557 fu quindi ambasciatore presso Carlo V e poi presso Filippo II, in un periodo delicato, caratterizzato a partire dall'elezione al papato di Paolo IV dalle gravi tensioni e poi dalla guerra tra questo papa e gli Spagnoli. Rientrato in patria, fondò nel 1558 l'Accademia veneziana o della Fama, per promuovere le cui attività investì tutte le sue fortune. Il che lo portò a partire dal 1561 a un disastro finanziario, seguito da una lunga persecuzione giudiziaria che lo estromise dalla vita politica veneziana. Nel 1582 assunse la guida del partito dei Giovani, perorando con successo la riduzione dei poteri del Consiglio dei Dieci a favore del Senato e della Maggior Consiglio. Nel 1583 fu scalzato dalla guida del partito dei Giovani da Leonardo Donà.
Bibliografia
- Gaetano Cozzi, Venezia barocca. Conflitti di uomini e idee nella crisi del Seicento veneziano, Il cardo, Venezia 1995.
- Aldo Stella, Badoer, Federico, in DBI, vol. 5 (1963).
Voci correlate
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]