Locatelli, Eustachio

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Eustachio Locatelli (Bologna, ca. 1518 - Reggio Emilia, 6 ottobre 1575) è stato un teologo, vescovo e inquisitore, membro dell'ordine domenicano.

Biografia

Entrò nel convento domenicano di Bologna nel 1537. Nel 1547-48 partecipò alle sessioni bolognesi del concilio di Trento. Dal 1554 al 1560 fu inquisitore di Bologna (sostituì Reginaldo Nerli). Come tale applicò severamente l'indice dei libri proibiti promulgato da Paolo IV e nel 1559 condannò a morte quattro streghe.
Divenuto "magister theologiae" nel 1560, fu quindi nominato consultore del Sant'Uffizio romano: nel 1561 diede parere favorevole all'assoluzione di Pietro Carnesecchi (che sperò invano di essere aiutato da lui allorché Pio V lo mise di nuovo sotto processo) ma si espresse severamente contro Giovanni Grimani.
Pio V lo tenne in grande considerazione: tra l'altro, nel 1569 lo nominò vescovo di Reggio Emilia e lo inserì dal 1571 tra i consultori della Congregazione dell'Indice. Locatelli fu anche uno stretto collaboratore del cardinal nepote Michele Bonelli.
Nel 1575, poco prima di morire, curò un'edizione espurgata degli Adagia di Erasmo.

Bibliografia

  • Processo Morone2, pp. 203-04, nota 3.
  • Guido Dall'Olio, Locatelli, Eustachio in DSI, vol. 2, p. 929.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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