Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Domenico Danzarelli da Piperno, condannato a morte dall'Inquisizione romana come eretico relapso, dopo essersi sottomesso all'abiura nel corso di un autodafé svoltosi a Roma presso la chiesa della Minerva il 13 febbraio 1583, fu impiccato e bruciato a Campo de' Fiori il 18 febbraio 1583 (con lui furono giustiziati altri tre relapsi, Prospero d'Imperatore d'Africa di Barberia, Gabriel Henriques (alias Josef Saralvo) e Iacopo Paleologo (questi ultimi due morirono da impenitenti).
Bibliografia
- Antonino Bertolotti, Martiri del libero pensiero e vittime della Santa Inquisizione nei secoli XVI, XVII e XVIII, Tipografia delle Mantellate, Roma 1891, , Doc. XLVIII, pp. 69-72.
- Domenico Orano, Liberi pensatori bruciati in Roma dal XVI al XVII secolo, Bastogi, Foggia 1980 [1904], pp. 79-82.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]