Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Domenica de Bruna, detta "Grania", è stata una donna processata e condannata a morte per stregoneria a Poschiavo nel 1672.
Era molto anziana ed aveva ca. 75-80 al momento della sua incriminazione. Accusata da altre donne sospette di stregoneria, confessò subito di essere una strega e, dopo la tortura, fornì ulteriori dettagli, ammettendo di aver partecipato al sabba, di essersi trasformata in un gatto e praticato malefici.
Fu condannata a morte e giustiziata tramite decapitazione, con conseguente rogo del cadavere.
Fonti e bibliografia
- Gaudenzio Olgiati, Processi di Stregoneria nella Antica Giurisdizione di Poschiavo 1631-1672, trascritti da R. Juvalta (1969), vol. I, pp. 367 sgg.
Link
- Fascicolo processuale di Domenica de Bruna del 1672 sul sito del Comune di Poschiavo.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]