Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Domenga Pedrascino (Pedrascina) è stata una donna processata e condannata a morte per stregoneria a Poschiavo nel 1672.
Era figlia di Domenighina Tosio, processata per stregoneria nel 1653 (ma riuscita a salvarsi), e sposata con Antonio Pedrascino. residente a Campiglioni. Accusata di aver maleficiato persone e animali, negò dapprima ogni imputazione, crollando tuttavia sotto tortura: ammise di esser stata iniziata alla stregoneria dalla madre, di aver partecipato al sabba e di aver effettivamente maleficiato persone (soprattutto bambini) e animali. Fu condannata a morte e giustiziata tramite decapitazione, che fu seguita dal rogo del cadavere.
Fonti e bibliografia
- Gaudenzio Olgiati, Processi di Stregoneria nella Antica Giurisdizione di Poschiavo 1631-1672, trascritti da R. Juvalta (1969), vol. I, pp. 391 sgg.
Link
- Fascicolo processuale di Domenga Pedrascino del 1672 sul sito del Comune di Poschiavo.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]