Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Cristoro Trenta è stato un mercante ed eretico lucchese del XVI secolo, perseguitato per eresia ed espatriato a Ginevra.
Membro di un antico e prestigioso casato, ricoprì le massime cariche cittadine. Nell'agosto 1542 favorì la fuga di Pier Martire Vermigli, custodendone la biblioteca. Insieme a Matteo Gigli fu tra i sei notabili cittadini lucchesi che nel 1549 rischiarono il bando dal territorio della Repubblica, ma riuscì a cavarsela grazie al suo rango. Scampato il pericolo, proseguì la sua attività di propaganda eterodossa nella città come se nulla fosse successo, ma fu infine costretto a rifugiarsi a Ginevra, dove ottenne la cittadinanza nel dicembre 1556 e fu raggiunto dal bando effettivamente comminatogli solo il 27 dicembre 1558.
Giunto da poco a Ginevra, ospitò in casa sua per circa un anno l'eretico antitrinitario Valentino Gentile, salvandolo poi dalla condanna allorché questi fu processato dalle autorità ginevrine nel 1558.
Bibliografia
- Processo Morone2, vol. 1, pp. 185-86 nota 47.
- Simonetta Adorni Braccesi, Una città infetta: la Repubblica di Lucca nella crisi religiosa del Cinquecento, Olschki, Firenze 1994.
- Marino Berengo, Nobili e mercanti nella Lucca del Cinuqecento, Einaudi, Torino 1974.
Link
- Scheda su Cristoforo Trenta sul sito Symogih.org
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]