Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Claude Banière, alias Textor, è stato un alchimista savoiardo del XVI sec. condannato a morte dall'Inquisizione.
Viaggiò per l'Italia negli anni settanta del XVI sec., stabilendosi infine a Venezia.
Già processato nel 1579-1580 in quanto intimo amico di Cornelio Sozzini e sottomessosi all'abiura, fu condannato a morte dall'Inquisizione di Venezia come relapso nell'aprile 1587 e di conseguenza annegato nella laguna di Venezia. Del Sant'Uffizio stesso aveva dato questa pregnante definizione, discorrendo con Marcello de Juliiis da Salerno, con il quale condivideva gli interessi alchemici e la cui denuncia gli fu fatale: "L'Inquisitione non è altro che un'estrema tirannia".
Bibliografia
- Andrea Del Col, L’Inquisizione in Italia. Dal XII al XXI secolo, Mondadori, Milano 2006, pp. 446-448.
- John J. Martin, Venice's hidden enemies: Italian heretics in a Renaissance city, University of California Press, Berkeley 1993, pp. 219, 221-224.
- Aldo Stella, Ricerche sul socinianesimo: il processo di Cornelio Sozzini e Claudio Textor (Banière), in "Bollettino dell'Istituto di Storia della Società e dello Stato Veneziano", 3, 1961, pp. 77-120.
- Aldo Stella, Dall’anabattismo al socinianesimo nel Cinquecento veneto, Liviana, Padova 1967, ad indicem, in part. pp. 158 sgg.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]