Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Clareta, figlia di Giovannino Morelli di Cepina, è stata una donna processata per stregoneria nel 1515 dal Tribunale di Bormio.
Fu accusata da Tonio di Bernardo Romeri di aver maleficiato sua nuora Domenica in combutta con Agnese moglie di Giovanni de Colloi di Cepina. Quest'ultima aveva in precedenza accusato a sua volta Tonio di essere uno stregone.
Clareta avrebbe visitato Domenica a letto e questa la notte seguente avrebbe iniziato a comportarsi in modo strano, gridando e cantando. La sorella di Domenica si era recata quindi da Clareta, chiedendole di annullare il maleficio. Nonostante le rassicurazioni di Clareta, Domenica continuò a stare male.
Nella sua deposizione accusatoria Tonio dichiarò che, per paura di un intervento dell'Inquisizione e di essere incarcerata, Claretta si era trasferita da Cepina a Sommacologna.
Fonte
- Tonio di Bernardo Romeri contro Agnese, moglie di Giovanni de Colloi di Cepina, e Clareta Morelli, per maleficio, 13 aprile 1515 (Archivio del Comune di Bormio, Processi dal 1515 al 1800, fascicolo 2): documenti pubblicati on line nella sezione La stregoneria nel contado di Bormio del sito Lombardia. Beni Culturali.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]