Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Cesare Morrone è stato un chierico della diocesi di Caiazzo del XVI sec., perseguitato per eresia.
Negli anni in cui l’eresia luterana si diffuse in Terra di Lavoro, nel XVI secolo, ad opera del frate agostiniano di origine messinese Lorenzo Romano e di Giovan Francesco Alois, detto il Caserta, poi giustiziato a Napoli, con il massimo zelo le diramazioni periferiche del Sant’Uffizio contrastarono il sorgere di ogni minimo sospetto di eresia nelle diocesi a nord e a Sud del Volturno. In questo contesto le accuse di presunta eresia che portarono al processo istruito contro Cesare Morrone, chierico di Caiazzo, diocesi retta in quegli anni dal vescovo Ottavio Mirto Frangipani, non sono note e avrebbero bisogno di più approfonditi riscontri fattuali da trovare nell’archivio storico dell’Arcidiocesi di Capua. L’unica informazione disponibile sul reato di Cesare Morrone è il vago cenno ad un processo contro di lui, che possiamo leggere in una lettera del 1° maggio 1589 inviata dal vicario episcopale di Caiazzo, Ottavio Sparani, al segretario della Congregazione romana del Santo Uffizio, essendo fatto obbligo per i vescovi e i loro vicari di stilare su ogni attività ereticale puntuali missive, che possiamo trovare nell’archivio del Santo Uffizio, raccolte in un manoscritto dal titolo Litterae Archiepiscoporum et Episcoporum Regni Neapolitani.
Bibliografia
- Armando Pepe, Due episodi dell’Inquisizione in diocesi di Caiazzo nel XVI secolo, in “Archivio Storico del Caiatino”, vol. VIII - nuova serie (2011-2017), Piedimonte Matese, 2018, pp. 47-51.
Article written by Armando Pepe | Ereticopedia.org © 2018
et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]