Della Zala, Caterina

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Caterina della Zala, detta "Trinchetta", è stata una donna processata e condannata a morte per stregoneria a Poschiavo nel 1672.

Figlia di Giovanni Trinchet, si era sposata con Giovanni Giacomo della Zala, da cui si era poi separata. Era detta "Trinchetta" in quanto figlia di Giovanni Trinchet. Proveniva da una famiglia sospetta di stregoneria ed aveva 25 anni al momento del suo processo.
Accusata di partecipare al sabba, di compiere malefici e di aver costretto con le sue arti diaboliche un uomo a diventare suo amante, di aver commesso quindi adulterio ed aver avuto un figlio da quest'uomo. Ammise l'adulterio ma negò in un primo momento di essere una strega. Sotto tortura confessò tuttavia tutte le colpe attribuitele. Compì anche un fallimentare tentativo di fuga. Fu infine condannata a morte e giustiziata tramite decapitazione, con successivo rogo del cadavere.

Fonti e bibliografia

  • Gaudenzio Olgiati, Processi di Stregoneria nella Antica Giurisdizione di Poschiavo 1631-1672, trascritti da R. Juvalta (1969), vol. I, pp. 241 sgg.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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