Orsini, Camillo

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


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Camillo Orsini (Roma, 1492 - Roma, 8 aprile 1559) è stato un nobile romano e militare.

Biografia

Una vita dedicata al mestiere delle armi

Iniziato fin da giovanissimo al mestiere delle armi, partecipò alla guerra di Cambrai contro Venezia al servizio dei Francesi, quindi nel 1510 passò al servizio dello Stato della Chiesa. Vi rimase finché Leone X non depose e giustiziò il suocero Giampaolo Baglioni signore di Perugia (dopodiché si ribellò alla Chiesa).
Nel 1522 passò al servizio di Venezia, partecipando tra l'altro alla battaglia di Pavia (1525). Si trovava a Roma al momento del sacco del 1527, cui scampò avventurosamente. Rimase al servizio della Repubblica di Venezia fino al 1543.
Dal 1543 al 1547 risiedette nella Ferrara di Renata di Francia. Nel 1547 ritornò al servizio dello Stato della Chiesa: dopo l'assassinio di Pierluigi Farnese Paolo III lo nominò governatore di Parma. Rimase in carica fino all'avvento del nuovo duca Ottavio Farnese nel 1550, rientrando a Ferrara. Nel 1551-52 condusse l'esercito pontificio nella guerra di parma condotta da Giulio III contro i Farnese stessi.

Paolo IV lo tenne in gran conto, affidandogli la difesa di Roma durante la guerra contro il Regno di Napoli del 1556-57. In seguito alla cacciata dei nipoti, lo nominò capitano generale della Chiesa (27 gennaio 1559) e membro del Sacro Consiglio istituito il 3 febbraio 1559.
Poco dopo, l'8 aprile 1559, Camillo Orsini morì a Roma.

Pochi anni dopo la morte, trovò un biografo in Giuseppe Orologi, autore della Vita dell’illustrissimo signor Camillo Orsini, stampata presso G. Giolito de Ferrari a Venezia nel 1565.

I legami con gli Spirituali e i sospetti di eterodossia

Solo dopo la sua morte Paolo IV si rese conto (o volle tener conto) dei trascorsi "sospetti" dell'Orsini, il quale era stato legato ai cardinali Reginald Pole e Giovanni Morone e in generale al circolo degli Spirituali, e tra l'altro era intervenuto in aiuto di Fanino Fanini e aveva ospitato nella sua residenza a Ferrara Pietro Bresciani, seguace di Giorgio Siculo. Nel giugno 1559 venne pertanto aperto un processo inquisitoriale postumo a suo carico, processo di cui non si conservano gli atti e che avrebbe dovuto portare al rogo del suo cadavere, ma che si interruppe con la morte di Paolo IV intervenuta il 18 agosto.

Bibliografia

  • Giampiero Brunelli, «Sopra tutto fu inclinatissimo alla religione». La Vita dell’illustrissimo signor Camillo Orsini di Giuseppe Orologi, in Nunc alia tempora, alii mores. Storici e storia in età postridentina, a cura di Massimo Firpo, Olschli, Firenze 2005.
  • Giampiero Brunelli, Il Sacro Consiglio di Paolo IV, Viella, Roma 2011.
  • Giampiero Brunelli, Orsini, Camillo, in DBI, vol. 79 (2013).
  • Claudio Donadelli, Orsini, Camillo, in DSI, vol. 3, p. 1146.
  • Daniele Santarelli, Il papato di Paolo IV nella crisi politico-religiosa del Cinquecento. [vol. I] Le relazioni con la Repubblica di Venezia e l'atteggiamento nei confronti di Carlo V, Aracne, Roma 2008; [vol. II], Nota critica. Bibliografia. Indice dei nomi, Aracne, Roma 2012, ad indicem.
  • Processo Morone2, ad indicem.

Link

Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2013

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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