Varchi, Benedetto

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Benedetto Varchi (Firenze, marzo 1503 - Castello, Firenze, 18 dicembre 1565) è stato uno storico, linguista e letterato.

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Biografia

Figlio di un notaio, abbandonò la professione paterna per dedicarsi alle lettere e fu precettore presso alcune delle più rinomate famiglie fiorentine. Di tendenze repubblicane, lasciò Firenze nel 1537, all'avvento di Cosimo I, seguendo la famiglia Strozzi, cui era legato. In questi anni fu in relazioni con Gasparo Contarini, Marcantonio Flaminio e altri "spirituali". Rientrò a Firenze nel 1543, richiamato da Cosimo su intercessione di Pier Francesco Riccio. Si affermò come uno dei più brillanti intellettuali dell'Accademia fiorentina. Il duca Cosimo gli commissionò la Storia fiorentina (che trattava la storia di Firenze dal 1527 al 1538); lavorò altresì all'importante trattato linguistico L'Hercolano. Le sue Lezioni accademiche attirarono l'attenzione della censura ecclesiastica. Suggestioni filoriformate si possono trovare nella sua produzione letteraria: il Sermone alla Croce (1549) sembra essere una parafrasi del Beneficio di Cristo; nel sonetto, databile al 1547/48, Donna, che, come chiaro a ciascun mostra, dedicato a Caterina Cybo, troviamo un'esaltazione di Vittoria Colonna e Juan de Valdés, posti insieme a Pietro Bembo in Paradiso (Onde non lungi appo'l gran Bembo luce / l'alta Colonna e 'l buon Valdesio a cui / fu sì conta la via che al ciel conduce). A Varchi è probabilmente anche da attribuire l'ideazione del programma iconografico realizzato da Pontormo negli affreschi di San Lorenzo. Anche i forti toni anticuriali presenti in vari passi della Storia fiorentina sono forse attribuibili alla sua "conversione" valdesiana.

Nel 1555 si ritirò in campagna, in una villa a Castello regalatagli dal duca Cosimo. Nel 1565 decise di farsi prete ma morì prima di prendere possesso della pieve assegnatagli.

Varchi fu a più riprese sospettato di sodomia e di essere attratto dai suoi giovani allievi.

Bibliografia

  • Annalisa Andreoni, La via della dottrina. Le lezioni accademiche di Benedetto Varchi, ETS, Pisa 2012.
  • Annalisa Andreoni, Varchi, Benedetto, in DBI, vol. 98 (2020).
  • Vanni Bramanti (a cura di), Benedetto Varchi 1503-1565. Atti del convegno, Firenze, 16-17 dicembre 2003, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 2007.
  • Massimo Firpo, Gli affreschi di Pontormo a San Lorenzo. Eresia, politica e cultura nella Firenze di Cosimo I, Einaudi, Torino 1997.
  • Salvatore Lo Re, Politica e cultura nella Firenze cosimiana. Studi su Benedetto Varchi, Vecchiarelli, 2008.
  • Salvatore Lo Re, Varchi, Benedetto, in DSI, vol. 3, pp. 1654-1655.
  • Salvatore Lo Re, Franco Tomasi (a cura di), Varchi e altro Rinascimento. Studi offerti a Vanni Bramanti, Vecchiarelli, Manziana 2013.
  • Umberto Pirotti, Benedetto Varchi e la cultura del suo tempo, Olschki, Firenze 1971.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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